Si però certe volte l'emozione la voce ce l'ha forte e chiara:-)

No tranquilli, non mi faccio pigliare dall’invidia per l’oceano di persone che sono andate incontro festose al loro presidente nuovo di zecca, che noi, modestamente, di piazze (gremite) e di balconi abbiamo già dato. Anzi a pensarci bene, immaginando quando qualche nostalgico stia rodendo nel confronto tra i due-milioni-due di persone e le piccole folle destrorse nostrane, sto godendo mica poco. Vabbè, si dai, mi accontento di poco.
Faccio questo post un po’ perché volevo mostravi la nuova immagine del mio desktop e poi per una specie di memo a futura memoria, che di sti tempi non fa mai male. Eppoi si ha ragione Stella, il suo programma è tutto un programma, quindi perché non metterlo nel cassetto e verificare tra qualche tempo, magari un due-tre anni? Si è vero, questa è un’azione da italiota diffidente, ché qua non si scherza, di programmi farlocchi ne abbiamo pieni i cassetti (e non solo).

Però, a parte tutto, questo è il primo discorso politico di sinistra (!) che leggo da anni ed anni, un discorso pieno di buon senso da noi, qua, sarebbe fantascienza  😦

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«Working on a dream» la globalizzazione della speranza?

Cominciamo subito con un po’ di musica giusta, perché se la speranza trova gambe per andare avanti è sempre una grande conquista, tanto grande da mitigare la delusione di accettare l’idea che quelle gambe non ci appartengono. O no? Finalmente di ritorno. era ora direte, però ho approfittato della piccola pausa per ricominciare a sistemare le cosette che si erano scassate :-))

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