Siamo alla frutta o all'ammazzacaffè?

immagine da i.dailymail.co.uk

La cosa che mi fa rabbia, ma rabbia per davvero è che la gente abbocca a questi stupidi  ami senza manco farsi una domanda. Chessò sarebbe curioso capire com’è che latitano i controlli igienici sulle materie prime e sulla vera e propria produzione di svariati ristoranti, tranne qualche rara eccezione, tra parentesi i negozi take-away che ci danno il pacchetto coi vermicelli di soja o il maiale in agrodolce, per capirci, sono esenti da qualunque tipo di controllo da parte dell’Arpal mi si dice, non essendo appunto nella categoria ristoranti, cioè siccome li dentro non ci mangia nessuno, e tutti fanno finta di non vedere gli appositi banconi non c’è bisogno di controllarli, una logica che non fa una piega.

Incontro col sogno: SOLD OUT

L’altro giorno, leggendo questa notizia, pensavo alle tante chiacchiere da femminismo modaiolo di qualche tempo fa, pensavo ai riciclaggi politici, ai trasformismi, alle feste pacchiane dell’otto marzo, alle macchiette e alle veline.

A quest’occidente che si sta rattrappendo fin dalle radici.

Ma evidentemente queste notizie non interessano le molte signore che affollano i corridoi dei palazzi di Stato, talvolta indebitamente, perché tutt’intorno non c’è stato altro che qualche voce isolata o avvolta nel mistero.

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Il senso della vergogna – 3

Vi copioincollo una di quelle notizie che se a raccontarla non fosse uno stimabilissimo italiano non ci si crederebbe. SO per certo ch’è così, perchè è così che funziona. Perchè fino ad oggi ci hanno bombardato di notizie che sono gli ecstracomunitari quelli da cui bisogna temere azioni illegali o riprovevoli.

Quindi trovo giusto far circolare il più possibile questa notizia scandalosa, se potete copincollatela anche voi, perchè chi indossa una divisa dovrebbe esserne degno e pure responsabile. In America, ad esempio, per cose del genere, il poliziotto in questione, viene licenziato in tronco e rischia la pensione. Qua, se tutto va bene, come minimo li promuovono a ruolo superiore (se non ci credete andate a vedere la carriera dei carnefici del G8).

dal blog Piovono rane di Alessandro Gilioli:

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Il senso della vergogna – 2

In Abruzzo, a L’Aquila, si continua a scavare. A volte ci si mette di mezzo la fortuna e si riesce pure a trovare ancora qualcuno vivo, dopo tutte queste ore, a volte no, e sono le volte che non piacciono a nessuno. Ma in tutto questo sfacelo il carrozzone mediatico è già partito e qui potete vedere un esempio scandaloso di come si possa riuscire a trarre profitto, se così vogliamo definirlo, dalle disgrazie altrui. La conduttrice-giornalista ha fatto il minuzioso rendiconto degli ascolti e dello share (credo sia dica così).  Ma è normale una cosa del genere?

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Chi la dura la vince

ci risiamo, oramai comincia ad essere un discorso noioso, quindi farò una cronistoria breve e concisa.

In questi giorni che Aruba ha pensato bene di darmi fortait (grazie aruba!) mi sono concentrata sui plagi, devo ringraziare Stella per avermi fatto da cassa di risonanza, senza di lei per le comunicazioni e per le segnalazioni di molte di voi, avrei sicuramente avuto vita più dura.

Ho fatto una pagina con la legge sui diritti d’autore e in fondo c’è il link per le segnalazioni pubbliche, giusto per avere un spazio sempre a portata di mouse per tutti.

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Il senso della vergogna

Quando ieri si è diffusa la notizia dei 14 indagati per la morte di Eluana Englaro, pensavo alla classica coda carnevalesca, anche se di dubbio gusto. Poi invece le notizie riportavano di comparizioni davanti ai carabinieri di Udine. Ma Beppino aveva previsto anche questo.

Sofri lo definisce, anzi sottolinea come gli altri lo definiscono, ovvero un atto dovuto, ma a questo punto sarei anche io curiosa di capire cosa avete pensato voi dopo aver appreso la notizia.  può davvero considerare un atto dovuto?

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Genova – Lucca – Roma, un viaggio chiamato schizzofrenia.

Ci ingabbieranno anche le onde? Dopo Lucca, che ha inaugurato l’anno con la scriteriata ordinanza che vieta il cibo etnico nel centro storico, ecco arrivare anche da Roma segnali di stupidità congenita. Apparte l’evidente chiusura culturale cosa pensano di risolvere i nostri benemeriti amministratori?

Cos’è cambiato, caro Alemanno, dall’Aprile 1993? All’epoca era proprio il tuo partito, l’MSI, a distribuire i cornetti in centro, probabilmente con lo scopo di farsi pubblicità elettorale,  ed ora tu li vieti.  Cos’è cambiato nel frattempo?

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La negazione del male e un paio di domande

Quello che è successo nei giorni scorsi, ha dello strabiliante, e siccome poi col tempo pure gli animi candidi come il mio un paio di domande se le fanno, tanto vale pigliare appunti. Per i pochissimi che si fossero persi la questione, sintetizzo dicendo che la chiesa Cattolica nella persona del suo Maximo rappresentante ha riammesso i seguaci di Marcel Lefebvre, a suo tempo scomunicati perché oppositori delle riforme apportate dal Concilio Vaticano II.

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Si però certe volte l'emozione la voce ce l'ha forte e chiara:-)

No tranquilli, non mi faccio pigliare dall’invidia per l’oceano di persone che sono andate incontro festose al loro presidente nuovo di zecca, che noi, modestamente, di piazze (gremite) e di balconi abbiamo già dato. Anzi a pensarci bene, immaginando quando qualche nostalgico stia rodendo nel confronto tra i due-milioni-due di persone e le piccole folle destrorse nostrane, sto godendo mica poco. Vabbè, si dai, mi accontento di poco.
Faccio questo post un po’ perché volevo mostravi la nuova immagine del mio desktop e poi per una specie di memo a futura memoria, che di sti tempi non fa mai male. Eppoi si ha ragione Stella, il suo programma è tutto un programma, quindi perché non metterlo nel cassetto e verificare tra qualche tempo, magari un due-tre anni? Si è vero, questa è un’azione da italiota diffidente, ché qua non si scherza, di programmi farlocchi ne abbiamo pieni i cassetti (e non solo).

Però, a parte tutto, questo è il primo discorso politico di sinistra (!) che leggo da anni ed anni, un discorso pieno di buon senso da noi, qua, sarebbe fantascienza  😦

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E se giocassimo all'antico gioco delle Crociate?

Il can can pubblicitario è cominciato da lunedì, con qualche intervista provocatoria, dapprima su “il lavoro” (le pagine liguri di La Repubblica) e poi con interviste delle varie tv ai dirigenti dell’UAAR.

Senza voler entrare nel merito, ‘chè come ogni questione religiosa mi farebbe infilare in una spirale dispersiva (di cui al momento non m’importa dipanare la matassa) però indubbiamente la risposta compatta da parte degli atei europei una qualche riflessione dovrà pur stimolarla no?

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