Dopo il post sfigato, ecco quello fortunato!

Tutto è nato un giorno in cui mi ero trovata a fare una salsa pestosa estemporanea e, visto che per l’occasione avevo usato il frullatore, sarebbe pure scorretto denominarlo pesto, ma tant’è mi adeguo al lessico più diffuso 🙂
La raccolta è per tutti gli audaci che abbiano voglia di provare nuovi aromi ed accostamenti, componendo il pdf ho ri-analizzato talune ricette e devo ammettere che qualcuna è davvero superlativa, appropò, per non fare alcuna ingiustizia ho messo il banner come immagine, spero che vada bene.

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post sfigatello

Tanto per cominciare pregherei di non mettervi a ridere, non fate i furbi, intendo manco sotto i baffi! Giusto per sfatare l’idea che ci si deve arrendere alla sfiga, ripubbico il post di capodanno di cui avevo conservato la bozza, tanto per capirci è quello che ha mandato in tilt non solo il blogghino ma pure il server aruba (al customer erano di un felice che ve lo faccio immaginare!). Ovviamente ho apportato le opportune modifiche perché non mi si schianti di nuovo tutto (spero!), però mi piaceva l’idea di riazzerare, ripartendo da dove mi ero interrotta bruscamente. Eppoi a ben pensarci nel gran caos non sono manco riuscita a fare gli auguri come si deve. Però faccio una promessa, questa è la terza volta che ci provo (anche se ho cambiato il titolo) e sarà pure l’ultima, o la va o la spacca e sto post rimarrà per sempre ad uso  privato (quindi approfittate, potrebbe sparire da un momento all’altro!).

Non so ancora (!) cosa ne sarà di me questa sera, ma una cosa certa so come comincerà il mio nuovo anno, buona musica, buona compagnia e tanta, tanta serenità, che è una delle cose che sono scarseggiate nell’anno (ancora) in corso.

Sono contenta che quest’anno stia finendo, è stato pesante, davvero. Non è stato negativo, intendiamoci, ma ho come la sensazione che ogni cosa mi sia costata il doppio (in ogni senso), ed essendo che sarei pure un tantinello pigra (noché diretta) odio far tanti giri per ottenere quello che si raggiungerebbe con minor sforzo. Mah sarò strana?! :-))

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Bandiera rotta

Domenica sera-notte mi sono imbattuta in una trasmissione, mi pare parlamentoin o qualcosa del genere, in cui, oltre all’onnipresente Vespa, c’era pure un tal Giancarlo Lehner che si è prodotto in tali e consistenti baggianate che mi pare giusto farci su un piccolo ragionamento.

Cominciamo col dire che questo signore ha appena pubblicato un libro frutto, dice lui, di 6 anni di lavoro. E diciamo che mi fa un certo effetto urticante sentire dalla viva voce di un ex craxiano, attuale berlusckino, starmi a far la rava e la fava attorno a Gramsci (e alla sua famiglia).

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Uolter però ci sarebbero un paio di cose

La prima è che a me tutto sto verde comincia a infastidismi, senza offesa, eh, che a me poi oltretutto Kyoto mi sta pure simpatico ed ogni anno mi attivo con m’illuminodimeno, però non esageriamo. E comunque poi non voglio sentire lamenti da crisi d’identità della sinistra. Eccicredo co’ tutto sto verde Cipputi mi sta diventando itterico, essù!

La seconda è che domani, quando verrò alla manifestazione, oltre al tavolino della firma “Salviamo Saviano” ci sia un bel tavolone per la firma del referendum per l’abolozione del cosiddetto LodoAlfano. Senza Offesa (aridaje) ma intanto st’esasperazione su Saviano me l’ha posto in classifica allo stesso livello dell’orso bianco.
Dammi retta Uolter, raccogliamo le firme per concretizzare l’abolizione di una legge indegna, non distraiamoci oltre le nostre (scarse) capacità. Non so se questo porterà voti, ma ho come il sospetto che eviterà di perderne altri (e quando dico altri intendo molti altri, Uolter)

La terza è una richiesta seria, ma manco troppo. Uolter, appena ha tempo, potresti placare le nostre ansie da prestazione, chiarendoci se c’è qualche intrallazzo (fuori onda) tra te e Casini? Senza Offesa (di nuovo!) ma se volevo familiarizzare con Casini avrei votato al posto tuo!

Tienine conto nelle tue preghiere della sera.

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Figli di una società coll'ascensore bloccato

Ogni tanto mi capita di pensare, magari mentre ascolto qualcosa di giusto,  che nonostante tutto, nella sfiga, sia stata parecchio fortunata, sicuramente più fortunata, sotto certi [limitati] aspetti, dell’attuale generazione, così frastornata da meritarsi la nomea di generazione cogli ascensori bloccati.

Poi ci ripenso meglio e faccio sinceramente fatica a focalizzare la consistenza di queste presunte fortune, che probabilmente non esistono nemmeno. La storia industriale italiana (e non) ha avuto i suoi bei momenti di luce ed ombre, a rotazione dai padri ai figli, ci siamo passati tutti, nel corso dei decenni sono solo mutati gli obiettivi e le ambizioni, ad esempio l’aspirazione massima per mio padre è stata la 600 comprata a rate, per me la golf nera e un numero imprecisato di valvole.

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Ridiculum Vitae

Visto ch’è finalmente venerdì e visto che, sopratutto, per questo fine settimana è previsto bel tempo, mi sento di lasciarvi con una bella risata, credetemi è da lacrime agli occhi!
Ho ricevuto questo popò di roba per email, ieri, e non ho smesso di ridere per almeno un quarto d’ora, vi auguro lo stesso identico effetto 😉
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Ricevo e volentieri pubblico (ovvero storie di ordinaria follia)

Ho ricevuto e non posso fare a meno di pubblicare, così va il mondo!

Già ho sentito questa frase a mezza via tra il consolatorio e l’impotenza, questo ultimo fine settimana, ed ancora una volta mi dico che no, volendo può pure andare meglio. Leggete questo post e suggerite una vostra idea di cosa potremmo fare noi bloggers per migliorare cose piccole ma che fanno male. Non è detto, ma magari se la Direzione  venisse sommersa da mail di protesta potrebbe anche avere qualche rigurgito di coscienza.
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Giù le mani dal Papero!

Piccolo aggiornamento

Come si potrà leggere sul nuovo blog del Papero, stamattina la stampa ha completamente snobbato la notizia, che intendiamoci non è una notizia in stile Cern, ma ha comunque un bel peso: il Fondatore del Gamberorosso viene mandato via senza alcuna trattativa preliminare solo pechè si permette di esprimere il suo pensiero, attività che peraltro ha sempre esercitato e che, in tutta onestà lorsignori vorranno ammettere, è alla base del successo di tutta la linea del Gambero.
Questo modo di fare è scandaloso e la mia mente è andata immediatamente al parallelismo che vide contrapposti Indro Montanelli fondatore de “Il Giornale” e, all’epoca, il nuovo editore Silvio Berlusconi.
Bonilli dice «così va al mondo», in parte è vero ed innegabile, ma in parte mi sento pure in diritto di dissentire ed esprimere il mio dissenso con tutti gli strumenti che ho a disposizione e il mio piccolo ed umile blog è uno di questi (sto già pensando ad uno sciopero dell’edicola per la prossima uscita :-))

Invito tutti ma proprio tutti coloro che passano da qua di prelevare l’immagine e il codice per mettere il banner del Papero, magari aggiungendo anche il suo nuovo indirizzo.

Cosa ne pensate, si può fare? Andando addirittura al di là della stima e dell’immensa riconoscenza verso il Direttore Bonilli, ma anche per dare un piccolo segnale che no, volendo, il Mondo può pure andare meglio 🙂

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Io sto col Paperogiallo

Non foss’altro che per tutto quanto si deve a Bonilli, mi sento di cominciare una sorta di tamtam che faccia da cassa di risonanza e si propaghi in tutta la blogsfera: Bonilli, il fondatore del gamberorosso è stato licenziato dalla nuova proprietà.
Anche questo blog sta col papero!
Riporto pari pari il post di Sigrid:

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In principio era la Festa

Questo settembre ha delle tonalità strane ed inusuali. Ci facevo caso proprio ieri sera quando mi aggiravo con una faccia un po’ stranita tra gli stand di quella che un tempo si chiamava Festa de L‘Unità.

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