Ogni tanto mi capita di pensare, magari mentre ascolto qualcosa di giusto, che nonostante tutto, nella sfiga, sia stata parecchio fortunata, sicuramente più fortunata, sotto certi [limitati] aspetti, dell’attuale generazione, così frastornata da meritarsi la nomea di generazione cogli ascensori bloccati.
Poi ci ripenso meglio e faccio sinceramente fatica a focalizzare la consistenza di queste presunte fortune, che probabilmente non esistono nemmeno. La storia industriale italiana (e non) ha avuto i suoi bei momenti di luce ed ombre, a rotazione dai padri ai figli, ci siamo passati tutti, nel corso dei decenni sono solo mutati gli obiettivi e le ambizioni, ad esempio l’aspirazione massima per mio padre è stata la 600 comprata a rate, per me la golf nera e un numero imprecisato di valvole.